Il raid alpinistico (il 3° per la Sezione) fu effettuato dal 24 al 31 luglio lungo le montagne occidentali del Lario, da nord a sud, dal monte Berlinghera alla città di Como. Effettuarono il percorso due squadre, una di undici alpini in servizio del Morbegno e una di quindici alpini in congedo. La pattuglia militare era composta da: tenente Claudio Lazzara, sergente Sergio Fautilli, caporali Paolo Fumis, Giordano Lori, Stefano Defrancesco, Marco Papis, Guerrino Mazzacani, Stefano Ghislanzoni, alpini Ivano Vitali, Giuseppe Dell’Andrino e Massimo Ruffini. La squadra in congedo era formata da: Roberto Compagnoni (Capiago Intimiano) guida alpina e responsabile per il raid, Luigi Bernardi (Presidente della Sezione di Colico), Luigi Vergottini (Dongo), Lucio Zanotta (Laino Intelvi), Albino Uboldi (Albiolo), Paolo Pontefici (Trezzone sezione Colico), Vittorio Pizzagalli (Dongo), Roberto Cattivelli (Albavilla), Domenico Gestra (Garzeno), Marco Lironi (Moltrasio), Giuseppe Merga (Gravedona), Carlo Galli (Bellagio), Salvatore Noghera (Gera sezione Colico), Giuseppe Vai (medico sezione di Bergamo) e Brunello Flori (GSA Como). Le tappe furono: 24 luglio ritrovo a San Bartolomeo, 25 luglio da San Bartolomeo alla capanna Como, 26 luglio dalla capanna Como al rifugio Giovo, 27 luglio giorno di riposo, 28 luglio dal rifugio Giovo al rifugio Menaggio, 29 luglio dal rifugio Menaggio al rifugio Venini-Cornelio (Galbiga), 30 luglio dal rifugio Venini-Cornelio al rifugio Murelli, 31 luglio dal rifugio Murelli a Como, nel parco di Villa Olmo, dove si svolse la cerimonia conclusiva con la S. Messa, i discorsi e le premiazioni, presenti molte autorità e alpini, tra cui il comandante dell’Orobica generale Manfredi, il sindaco avvocato Spallino, il presidente Mario Ostinelli.
Articolo pubblicato sul giornale sezionale “Baradèll”